Intervista: Matteo Zanini
a cura di Matteo Bocchiola (Uno Come Tanti)

Buongiorno lettrici e lettori, sono lieto di annunciarvi che oggi avremo l’onore di intervistare Matteo, (vi lascio il link relativo al suo profilo). Si tratta dell’ottava intervista rilasciata sul mio spazio personale e sono veramente contento di potervela mostrare per intero – senza censure.

Ciao Matteo, benvenuto nel salotto di Uno Come Tanti. Ti ringrazio per aver accettato di partecipare alla mia intervista.

Ciao Matteo, grazie a te per questo bello spazio di condivisione. Seguo il tuo blog e il tuo lavoro da qualche mese – oramai – e mi piacciono la dedizione e l’attitudine con cui affronti il mondo dei libri. Spero di poter dare un degno contributo a questa tua nuova rubrica.

Non hai ideato uno pseudonimo per il tuo blog? 
No, ho semplicemente scelto di utilizzare il mio nome per identificare il mondo virtuale che riempio con riflessioni, recensioni e novità letterarie. La scelta è stata dettata dalla semplice connessione tra il Matteo Zanini lettore e il Matteo Zanini scrittore – due entità distinte che convivono nella stessa persona(sembra un discorso schizofrenico, ma non lo è!).

Lavori in ambito letterario o l’essere blogger costituisce solo un’attività secondaria? 
“Lavoro” è un parolone! Diciamo, piuttosto, che ho un grande sogno: quello di poter vivere della mia penna (come disse la cara zia Jane Austen, prima di riuscirci davvero). La scrittura è ciò che maggiormente mi rappresenta, ma non è – ad oggi – il mio lavoro. In tutta onestà credo che non lo sarà mai, ma questo non mi scoraggia. Raccontare storie è quanto di più appassionante possa esserci, dal mio punto di vista, e finché avrò delle righe da partorire, imbratterò d’inchiostro i miei fogli.

Quando e perché è nata l’idea di aprire un blog? 

All’incirca due anni fa, in concomitanza con la riedizione del mio primo libro (La notte delle Fate). In occasione della nascita della seconda edizione (cartacea ed eBook), ho pensato che fosse arrivato il momento di creare uno spazio virtuale che potesse darmi una voce diversa e che facesse da collante per le altre realtà social legate alla mia scrittura e alle mie letture.

Collabori con Case Editrici e/o Autori? 

Collaboro dal 2014, anno della sua fondazione, con Inkbooks, un portale letterario dedicato a libri, autori, interviste, nuove uscite e a tutto il mondo letterario in generale. Grazie alla bellissima realtà di Inkbooks, nel corso del tempo, sono riuscito a collaborare con case editrici che hanno fornito i loro testi in cambio di recensioni e opinioni più o meno professionali (tra le tante, ricordo SalaniIperboreaMilena EdizioniJo March). Talvolta capita che ancheautori emergenti ci propongano i loro testi; mi è capitato, talvolta, di leggerli e recensirli.

Su quale argomento/tema focalizzi la tua attenzione? Su cosa si concentra la tua attività di blogger?

La mia “comfort zone” è certamente la letteratura classica inglese del Settecento e dell’Ottocento; è, infatti, la produzione letteraria di quei due secoli quella che sento più vicina alla mia intimità e al mio modo di intendere la scrittura e la narrazione. Più in generale, sul mio blog è possibile trovare tutta una serie di recensioni – di romanzi più o meno recenti – e qualche rubrica che curo, seguendo una modalità “ a puntate” (al momento, ad esempio, è attiva la rubrica #LeggendoClarissa, dedicata a Clarissa – per l’appunto – romanzo di Samuel Richardson, praticamente sconosciuto in Italia).

Qual è la particolarità del tuo blog? 
La particolarità più grande del mio blog – forse – è proprio quella di somigliarmi, nel bene e nel male.
Qual è il tuo pubblico ideale? A chi è rivolto principalmente il tuo blog? 

In generale, il mio blog si rivolge agli amanti della letturaa chi vuole tuffarsi all’interno di romanzi e consigli di lettura – forse – un po’ diversi dai soliti, meno “mainstream”. Mi piace pensare che non esista un pubblico ideale dei miei articoli, ma che le persone possano incappare nelle mie righe ed essere abbracciate da suggestioni – positive o negative che siano. Per questo chiedo sempre un feedback ai miei lettori.

Cosa è importante segnalare e argomentare, secondo te, in una recensione? 

A mio avviso una recensione, in primis, non deve essere un riassunto del romanzo. Ovviamente il testo e le sue interpretazioni devono essere quantomeno contestualizzate, ma quello che cerco di fare, quando parlo di un libro che ho letto, è una sorta di interpretazione, un tentativo di mettere “nero su bianco” la gamma di sensazioni che il viaggio cartaceo e letterario mi ha trasmesso. In una recensione non deve mai mancare l’emozione; solo in questo modo è possibile veicolare dei messaggi a chi leggerà le nostre righe di commento.

Qual è il tuo romanzo preferito?

Il mio romanzo preferito è, senza alcun dubbio, Persuasione di Jane Austen. Lo consiglio a tutti.


Hai generi di preferenza e altri che proprio non osi leggere?

Come anticipato qualche domanda fa, , prediligo i classici della letteratura inglese – soprattutto quelli scritti da donne tra il Settecento e l’Ottocento. Credo abbiano davvero una marcia in più su qualunque altro testo.
Non riesco proprio a leggere romanzi di fantascienza e fatico con le distopie; suoniamo corde dell’animo troppo diverse. La nostra incomunicabilità è invalicabile.

Fai uso di una pubblicazione programmata? 

Ahi! Tasto dolente! Dovrei farlo, cerco sempre di impormelo, ma alla fine non metto mai in pratica quello che dovrebbe essere il comportamento consapevole di un blog. Ma, d’altronde, ho detto poco sopra che il mio blog mi somiglia!

L’orario di pubblicazione incide sulla resa dei tuoi post? 

In tutta onestà, ho notato che quello che pubblico viene visto maggiormente o la mattina presto o subito prima di cena. Ne posso dedurre che i miei lettori gradiscono i miei post mentre fanno colazione o quando stanno preparando la cena.

In un mondo in cui tutti scrivono, ma pochi leggono, immagino ti arrivino molte richieste inerenti la recensione di libri. Operi una selezione o dici di sì a tutti gli autori? 

Personalmente non ricevo molte richieste; ci succede, però, nella redazione di Inkbooks. Se devo essere sincero, applico il medesimo metodo di selezionesia per proposte di autori noti sia per quelle di autori emergenti: se la trama mi intriga e percepisco che possa essere in linea col mio sentire e i miei gusti, allora scelgo di leggerlo; in caso contrario, passo e vado oltre. Ci sono troppi libri che voglio leggere, una selezione è indispensabile.

Quanti messaggi/quante mail ricevi al giorno, inerenti al tuo blog? Rispondi a tutti/e? 

Praticamente nessuno, ti dico la verità. Purtroppo non ho un grande riscontro dalle mie attività sul blog. Spero che le cose possano mutare – in positivo – nel futuro.

L’ultimo post che hai scritto sul tuo blog prima di questa intervista.

Ho pubblicato un post relativo all’uscita cartacea del mio ultimo romanzoCatherine.

Il prossimo post che scriverai sul tuo blog dopo questa intervista.
Molto probabilmente la recensione di un romanzo letto in queste ultime settimane.

Qual è il tuo articolo/post/video che ha generato più reazioni? 

Uno di quelli che, nell’ultimo periodo, è particolarmente piaciuto è I dieci motivi per cui i libri sono meglio delle persone. In effetti è piaciuto molto anche a me scriverlo!

Se il tuo blog dovesse chiudere domani, per cosa verresti ricordato? Ricominceresti volentieri da zero? 

Forse verrebbe ricordato per la grafica anacronistica?
Credo che sì, ricomincerei. Oramai il blog è un’altra estensione della mia idea di scrittura e della mia passione letteraria, quindi credo che non potrei farne a meno.

Consiglia tre blogger conosciuti e tre sconosciuti che nessuno dovrebbe mai perdersi. Per ognuno, quali sono le motivazioni che ti hanno portato a tale scelta? 

Blogger più conosciuti: Ilenia Zodiaco (qui), Miss Tortellino (qui), Twins Booklover(qui);
Blogger meno conosciuti: Nicole Olindo (qui), Il salotto di Miss DarcyLibri con Gabrio (qui).
L’unica motivazione è che, a mio avviso, a modo loro interpretano aspetti della letteratura degni di attenzione. Ce ne sarebbero tantissimi altri da nominare, ma lo spazio è quello che è (in generale, non amo escludere nessuno!).

Oltre a tenere un blog, scrivi? Se sì, hai già avuto modo di pubblicare qualcosa o ci stai lavorando su?

, scrivo. Ho all’attivo quattro pubblicazioni; nella fattispecie si tratta di due antologie (La notte delle Fate e Istantanee – dieci racconti per sognatori diurni) e due romanzi (Irraggiungibile e Aggrappati a un sogno – quest’ultimo, al momento fuori catalogo ma in attesa di una seconda edizioni rivista e revisionata). Entro la fine del 2019 dovrebbero vedere la luce due nuovi romanzi. Nel frattempo, sì, sto lavorando a qualche nuovo progetto di scrittura.

La mia intervista volge al termine. C’è qualcosa che vorresti aggiungere?

Vorrei invitare tutti a non abbandonare mai l’amore per i libri, per la carta, per le storie in generale. Siamo cresciuti con le storie che ci sono state raccontate e che abbiamo – noi stessi – raccontato agli altri. La lettura è un patrimonio immenso e fondamentale per ciascuno di noi. Non dimentichiamolo mai – davvero.
Ti ringrazio ancora tantissimo per aver accettato di rispondere a tutte le mie domande. Spero di poterti intervistare nuovamente, in futuro.

Ogni volta che vorrai, saprai dove trovarmi. A presto!