Uno Come Tanti – Intervista – 6 giugno 2019
Intervista: Matteo Zanini
a cura di Matteo Bocchiola (Uno Come Tanti)
Buongiorno lettrici e lettori, sono lieto di annunciarvi che oggi avremo l’onore di intervistare Matteo, (vi lascio il link relativo al suo profilo). Si tratta dell’ottava intervista rilasciata sul mio spazio personale e sono veramente contento di potervela mostrare per intero – senza censure.
Ciao Matteo, grazie a te per questo bello spazio di condivisione. Seguo il tuo blog e il tuo lavoro da qualche mese – oramai – e mi piacciono la dedizione e l’attitudine con cui affronti il mondo dei libri. Spero di poter dare un degno contributo a questa tua nuova rubrica.
Non hai ideato uno pseudonimo per il tuo blog?
No, ho semplicemente scelto di utilizzare il mio nome per identificare il mondo virtuale che riempio con riflessioni, recensioni e novità letterarie. La scelta è stata dettata dalla semplice connessione tra il Matteo Zanini lettore e il Matteo Zanini scrittore – due entità distinte che convivono nella stessa persona(sembra un discorso schizofrenico, ma non lo è!).
Lavori in ambito letterario o l’essere blogger costituisce solo un’attività secondaria?
“Lavoro” è un parolone! Diciamo, piuttosto, che ho un grande sogno: quello di poter vivere della mia penna (come disse la cara zia Jane Austen, prima di riuscirci davvero). La scrittura è ciò che maggiormente mi rappresenta, ma non è – ad oggi – il mio lavoro. In tutta onestà credo che non lo sarà mai, ma questo non mi scoraggia. Raccontare storie è quanto di più appassionante possa esserci, dal mio punto di vista, e finché avrò delle righe da partorire, imbratterò d’inchiostro i miei fogli.
All’incirca due anni fa, in concomitanza con la riedizione del mio primo libro (La notte delle Fate). In occasione della nascita della seconda edizione (cartacea ed eBook), ho pensato che fosse arrivato il momento di creare uno spazio virtuale che potesse darmi una voce diversa e che facesse da collante per le altre realtà social legate alla mia scrittura e alle mie letture.
Collaboro dal 2014, anno della sua fondazione, con Inkbooks, un portale letterario dedicato a libri, autori, interviste, nuove uscite e a tutto il mondo letterario in generale. Grazie alla bellissima realtà di Inkbooks, nel corso del tempo, sono riuscito a collaborare con case editrici che hanno fornito i loro testi in cambio di recensioni e opinioni più o meno professionali (tra le tante, ricordo Salani, Iperborea, Milena Edizioni, Jo March). Talvolta capita che ancheautori emergenti ci propongano i loro testi; mi è capitato, talvolta, di leggerli e recensirli.
La mia “comfort zone” è certamente la letteratura classica inglese del Settecento e dell’Ottocento; è, infatti, la produzione letteraria di quei due secoli quella che sento più vicina alla mia intimità e al mio modo di intendere la scrittura e la narrazione. Più in generale, sul mio blog è possibile trovare tutta una serie di recensioni – di romanzi più o meno recenti – e qualche rubrica che curo, seguendo una modalità “ a puntate” (al momento, ad esempio, è attiva la rubrica #LeggendoClarissa, dedicata a Clarissa – per l’appunto – romanzo di Samuel Richardson, praticamente sconosciuto in Italia).
In generale, il mio blog si rivolge agli amanti della lettura, a chi vuole tuffarsi all’interno di romanzi e consigli di lettura – forse – un po’ diversi dai soliti, meno “mainstream”. Mi piace pensare che non esista un pubblico ideale dei miei articoli, ma che le persone possano incappare nelle mie righe ed essere abbracciate da suggestioni – positive o negative che siano. Per questo chiedo sempre un feedback ai miei lettori.
A mio avviso una recensione, in primis, non deve essere un riassunto del romanzo. Ovviamente il testo e le sue interpretazioni devono essere quantomeno contestualizzate, ma quello che cerco di fare, quando parlo di un libro che ho letto, è una sorta di interpretazione, un tentativo di mettere “nero su bianco” la gamma di sensazioni che il viaggio cartaceo e letterario mi ha trasmesso. In una recensione non deve mai mancare l’emozione; solo in questo modo è possibile veicolare dei messaggi a chi leggerà le nostre righe di commento.
Il mio romanzo preferito è, senza alcun dubbio, Persuasione di Jane Austen. Lo consiglio a tutti.
Hai generi di preferenza e altri che proprio non osi leggere?
Come anticipato qualche domanda fa, sì, prediligo i classici della letteratura inglese – soprattutto quelli scritti da donne tra il Settecento e l’Ottocento. Credo abbiano davvero una marcia in più su qualunque altro testo.
Non riesco proprio a leggere romanzi di fantascienza e fatico con le distopie; suoniamo corde dell’animo troppo diverse. La nostra incomunicabilità è invalicabile.
Ahi! Tasto dolente! Dovrei farlo, cerco sempre di impormelo, ma alla fine non metto mai in pratica quello che dovrebbe essere il comportamento consapevole di un blog. Ma, d’altronde, ho detto poco sopra che il mio blog mi somiglia!
In tutta onestà, ho notato che quello che pubblico viene visto maggiormente o la mattina presto o subito prima di cena. Ne posso dedurre che i miei lettori gradiscono i miei post mentre fanno colazione o quando stanno preparando la cena.
Personalmente non ricevo molte richieste; ci succede, però, nella redazione di Inkbooks. Se devo essere sincero, applico il medesimo metodo di selezionesia per proposte di autori noti sia per quelle di autori emergenti: se la trama mi intriga e percepisco che possa essere in linea col mio sentire e i miei gusti, allora scelgo di leggerlo; in caso contrario, passo e vado oltre. Ci sono troppi libri che voglio leggere, una selezione è indispensabile.
Praticamente nessuno, ti dico la verità. Purtroppo non ho un grande riscontro dalle mie attività sul blog. Spero che le cose possano mutare – in positivo – nel futuro.
Uno di quelli che, nell’ultimo periodo, è particolarmente piaciuto è I dieci motivi per cui i libri sono meglio delle persone. In effetti è piaciuto molto anche a me scriverlo!
Forse verrebbe ricordato per la grafica anacronistica?
Credo che sì, ricomincerei. Oramai il blog è un’altra estensione della mia idea di scrittura e della mia passione letteraria, quindi credo che non potrei farne a meno.
Blogger più conosciuti: Ilenia Zodiaco (qui), Miss Tortellino (qui), Twins Booklover(qui);
Blogger meno conosciuti: Nicole Olindo (qui), Il salotto di Miss Darcy, Libri con Gabrio (qui).
L’unica motivazione è che, a mio avviso, a modo loro interpretano aspetti della letteratura degni di attenzione. Ce ne sarebbero tantissimi altri da nominare, ma lo spazio è quello che è (in generale, non amo escludere nessuno!).
Oltre a tenere un blog, scrivi? Se sì, hai già avuto modo di pubblicare qualcosa o ci stai lavorando su?
Sì, scrivo. Ho all’attivo quattro pubblicazioni; nella fattispecie si tratta di due antologie (La notte delle Fate e Istantanee – dieci racconti per sognatori diurni) e due romanzi (Irraggiungibile e Aggrappati a un sogno – quest’ultimo, al momento fuori catalogo ma in attesa di una seconda edizioni rivista e revisionata). Entro la fine del 2019 dovrebbero vedere la luce due nuovi romanzi. Nel frattempo, sì, sto lavorando a qualche nuovo progetto di scrittura.
La mia intervista volge al termine. C’è qualcosa che vorresti aggiungere?
Ogni volta che vorrai, saprai dove trovarmi. A presto!