
Wrap Up Novembre 2020
Eccoci giunti al penultimo #WrapUp di questo 2020. Novembre, onestamente, è stato un mese davvero rapido... troppo rapido. Mi sono a fatica accorto di essere arrivato alla sua conclusione e, devo ammetterlo, sono ancora incredulo. E se questo 2020 ci ha dato pochissime certezze, per fortuna la certezza della compagnia dei libri è immutata: questo mese ne ho letti sei e ora ve ne parlo. Voi cosa avete letto di bello (o di brutto)?
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“La forma del silenzio”, di Stefano Corbetta – la recensione
La scrittura di Stefano Corbetta ne La forma del silenzio (ed. Ponte alle Grazie) è, insieme, emotivamente potente e incredibilmente fluida. Un romanzo prezioso, da assaporare nell’abbraccio di un silenzio che nulla ha da invidiare al vociare chiassoso del mondo che corre al di là delle pagine.
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“Julia Somerford”, di Karen Aminadra – la recensione
Un romanzo scorrevole e senza pretese, che si avvicina al lettore in punta di piedi, presentandosi come lieve compagnia per un pomeriggio di pioggia o per le prime serate autunnali. Il consiglio è di leggerlo accompagnando la lettura ad una tisana calda (o, perché no, a una tazza di cioccolata densa) e con un'essenza alla cannella che colma l'aria del suo bouquet speziato.
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“Le città di carta”, di Dominique Fortier – la recensione
Un libro intriso d’oro e di lacrime, delicato e - insieme - poderoso, fragile e carezzevole come i petali dei fiori che, sin da piccola, Emily Dickinson scelse di avere come perfetti compagni di vita e di poesia.
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