Buongiorno lettori e.. buona domenica!
Siamo arrivati – giusti, giusti! – alla conclusione del mese di febbraio 2021; non so se anche per voi è stata la stessa cosa, ma per quanto mi riguarda questo secondo mese dell’anno è letteralmente evaporato. Posso affermare che, tra un DPCM e un mutamento di colore, tra i lavori di editing e caccia al refuso per Benzina estetica sul mondo e le collaborazioni con le case editrici, a stento ho percepito lo scorrere delle ultime quattro settimane – forse perché sono state parecchio dense?
A tal proposito, il #WrapUp di questo mese sarà lievemente meno corposo rispetto ai soliti: ho letto, infatti, quattro romanzi (tre dei quali parecchio corposi, a mia discolpa!). Ve ne parlo immediatamente:

1) Lady Chevy, di John Woods (NNEditore)

Esordio letterario dello scrittore americano John Woods, Lady Chevy è un romanzo crudo, assetato e del tutto somigliante al mondo che viene descritto all’interno delle sue pagine. Ambientato a Barnesville – nell’Ohio – Lady Chevy racconta le vicende di un gruppo ristretto di concittadini senza tralasciare le torbidità, l’assenza di scrupoli, l’esagerata violenza. Amy Wirkner è la protagonista scelta da Woods per incarnare questi suoi valori negativi, per tenere traccia all’interno della mappa ideale del romanzo di ogni azione poco nobile; Amy è Lady Chevy – Amy è il suo romanzo, si potrebbe dire.

Un testo in grado di farci comprendere che, nonostante gli sforzi che possiamo compiere per plasmare noi stessi, ben poco contano i tentativi o la tenacia quando nel nostro Destino è già stata tracciata la direzione del fallimento. Un romanzo dove ogni personaggio è un personaggio negativo, nel quale i “buoni” sono stati esiliati e tra le cui parole sembrano ammesse solo quelle che fanno rima con cattiveria.

Ne uscirà prossimamente la mia recensione sul portale InkBooks.

Voto: 2/5 stelline

2) Civico 31/8, di Giovanna Senatore (Prospero editore)

Civico 31/8 non è soltanto una breve antologia di racconti; Civico 31/8 è la concretizzazione di un concetto di comunità, di parità e uguaglianza, di senso di giustizia; Civico 31/8 è, infine, un condominio composto da tredici loft, sorto sulle ceneri di una vecchia conceria rasa al suolo dalle fiamme – vita che risorge dalle ceneri, seconde possibilità che si innestano nello scorrere del presente.

Tredici appartamenti. Tredici racconti. Tredici poesie. Tredici storie di vita. A ciascun loft, Giovanna Senatore – autrice di Civico 31/8, edito Prospero editore – lega un personaggio (o una coppia di personaggi) e una caratterizzazione che ha sempre una connessione con il soprannaturale, con l’occulto, con il nebbioso universo del mistero. Vite all’apparenza pulite, trascorsi privi di ombre, quotidianità serenamente ordinarie si trasformano, mutando la loro forma e sovvertendone la banalità per mezzo dell’ingresso in uno degli appartamenti di questo condominio sui generis. Una realtà comunitaria equilibrata da leggi non scritte, da patti silenziosi ma infrangibili, da cameratismo e omertà. Ogni condomino risulta in qualche modo legato all’altro, ogni storia si intreccia con quella delle altre persone che vivono, vagano e si incrociano nel perimetro protetto del Civico 31/8, dove l’ordine esteriore è una priorità, ma cela torbidità invisibili alla luce del sole.

Se interessati, potrete trovare la mia recensione sul portale InkBooks (cliccando qui).

Voto: 3.5/5 stelline

3) Il romanzo della foresta, di Ann Radcliffe (Elliot)

Quanto amo Ann Radcliffe!

Il romanzo della foresta era l’ultimo testo di questa scrittrice (al momento) disponibile in lingua italiana che mi restava da leggere; mi sono fatto tenere compagnia dalle avventure/disavventure dei suoi personaggi con lentezza, assaporando ogni angolo, ogni ombra, ogni luce soffusa. Avrei voluto che non finisse mai. I romanzi di Ann Radcliffe vanno letti per essere compresi appieno; ridurre il tutto a un mero riassunto della trama non avrebbe senso, poiché verrebbero meno le sensazioni, il sublime, la suspance e la piacevolezza della penna di questa grande scrittrice classica. Il romanzo della foresta, tra tutti, ha una struttura quasi capovolta – rispetto agli altri testi dell’autrice: l’Abbazia ci accoglie quasi da subito e, con essa, compaiono anche i villain. Non c’è modo di abituarsi lentamente al nero che ci invaderà – e che, come sempre accade, si trasformerà in luce candida – ma il salto nel buio è immediato. Fraintendimenti, segreti, misteri, non-detti, palpitazioni e svenimenti porteranno Adeline e i suoi compagni verso lo scioglimento di un altro grande romanzo che rimarrà sempre nel mio cuore.

Voto: 5/5 stelline

4) La figlia di Mr Bennet, di Timothy Underwood (Vintage editore)

Di questo romanzo è uscita proprio ieri una recensione completa qui sul blog, a cui vi rimando direttamente (clicca qui).

 

 

 

 

 

 

 

Congediamo febbraio e, con esso, congediamo le pagine che ci hanno tenuto compagnia nel suo divenire. Voi cosa avete letto?
Sono curioso di scoprire le nuove trame di carta che il prossimo mese mi regalerà.