Benvenuti lettori in questo nuovo #WrapUp!
Siamo arrivati anche alla metà di questo anno bizzarro e imprevedibile… per fortuna che ci sono ancora delle certezze: i libri!
A giugno ne ho letti sei… ve ne parlo di seguito. Buona lettura!

1) La Quercia, di Sunny Valerio (Independently published)

Romanzo letto (e recensito) per una collaborazione con il portale letterario InkBooks, La Quercia di Sunny Valerio è un testo breve, ma denso, ricco di sfaccettature e incalzante. Una lettura certamente gradevole e una prova d’autore che merita di essere approfondita, sfogliata con la compagnia della fiammella di una candela profumata che getta le proprie ombre – proprio come accade tra le mura della Quercia – tra l’abbraccio delle nostre sicurezze.
La giovane scrittrice Dafne, ossia la protagonista, orfana di entrambi i genitori, a seguito di un nuovo lutto familiare che la vede perdere la zia Clara – il solo legame affettivo genealogico rimastole – si trova a ereditare l’antica dimora di famiglia, La Quercia, dispersa sulle colline verdeggianti e nebbiose del Monferrato. Ultimo barlume della storia passata e delle sue origini, in breve quella casa assume per Dafne non solo la dimensione di una culla protettiva, ma anche la possibilità di recuperare i tasselli mancanti della propria discendenza.
Potete leggere la mia recensione completa su InkBooks cliccando qui.

Voto: 4/5 stelline

2) Un’insolita Mary, di S. M. Klassen (Vintage editore)

A questo romanzo ho dedicato una (lunga) recensione sul blog, in un articolo specifico, al quale vi rimando. Per leggerlo, potete cliccare qui.

La protagonista di queste pagine è proprio Mary Bennet, la sorella meno contesa tra le donne del mio amato Orgoglio e Pregiudizio, capolavoro – ma c’è davvero bisogno di dirlo? – di Jane Austen. Quando ho letto di questa novità editoriale non ho potuto fare a meno di dimostrarmi più che incuriosito. Il personaggio di Mary Bennet, infatti, resta, a mio avviso, uno dei più interessanti presenti nel romanzo austeniano.

Voto: 4/5 stelline

 

 

 

3) Nella stanza chiusa, di Frances Hodgson Burnett (Caravaggio editore)

Nella stanza chiusa si è rivelata una breve lettura che mi è piaciuta; l’ho trovata, al contempo, malinconica e un po’ creepy, rassegnata e vibrante. Un racconto che tratta un tema non lieto, ma che non lascia nel lettore una sensazione negativa o troppo triste. Sembra quasi che la Burnett voglia farci intendere di essere finalmente giunta – al termine della storia – a un’accettazione fatalista del Destino mortale dell’umanità e di essere riuscita, dopo quattordici anni, a scendere a patti con l’abbandono prematuro del suo piccolo Lionel.

Anche in questo caso, la recensione completa a questo romanzo breve/racconto lungo si trova proprio sul blog; potete facilmente raggiungerla e leggera cliccando qui.

Voto: 4/5 stelline

 

 

4) Breve storia della letteratura rosa, di Patrizia Violi (Graphé.it edizioni)

Patrizia Violi ci racconta la genesi, l’evoluzione e le variazioni che il “genere rosa” ha vissuto nel corso della storia della letteratura, delle trasformazioni dei gusti dei lettori e del mutamento del mercato editoriale. Breve storia della letteratura rosa è una delle ultime proposte della casa editrice Graphé.it (collana Parva, che si occupa di dare alla luce titoli di saggistica “in pillole”): un testo che, in meno di cento pagine, riesce a condensare un piccolo sentiero, una serie di tappe essenziali che conducono il lettore nel cuore di un genere letterario spesso bistrattato e poco considerato.

Prossimamente potrete leggere la mia recensione completa sul portale InkBooks.

Voto: 3/5 stelline

 

 

5) Morgana. Storie di ragazze che tua madre non approverebbe, di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri (ed. LaRepubblica)

Morgana è il testo protagonista del #GDL di InkBooks del mese di giugno: una raccolta di dieci biografie di “donne contro” (originariamente sorto come podcast su Spotify – potete ancora andare a sentirlo, se siete curiosi), figure forti e fuori dagli schemi canonici della cultura che hanno abitato, che si sono ribellate ai paradigmi e hanno scelto – nel bene e nel male – di vivere la propria unicità. Tra le biografie che mi sono rimaste nel cuore, trovano spazio quelle di Moana Pozzi, Marina Abramović, le Sorelle Brontë e Tonya Harding. Un testo molto particolare, ma al quale consiglio davvero di approcciarsi.

Ne parleremo in un video IGTV, sui canali di InkBooks, molto presto.

Voto: 3.5/5 stelline

 

6) ilMistero.doc, di Matthew McIntosh (Il Saggiatore)

Il mese di giugno si è chiuso (proprio ieri notte) con la conclusione del mio primo romanzo ergodicoilMistero.doc fa proprio parte di questo filone letterario e ne è uno degli ultimi rappresentati pubblicati in lingua italiana. Onestamente, nonostante il fascino e la curiosità perdurate per tutta la durata della lettura, devo ammettere che il romanzo di McIntosh non mi ha conquistato. Non sono riuscito a comprendere né le volontà dell’autore né la direzione della narrazione. Si tratta, indubbiamente, di un  mastodontico lavoro mentale, di una costruzione che ha del geniale (e da qui deriva il fascino), nonché di una cura editoriale non indifferente e più che apprezzabile, ma… è stato evidente l’enorme scoglio che l’autore ha scelto di mettere tra sé, la sua opera e il lettore; uno scoglio che io – mea culpa! – non ho davvero saputo scalare.

Voto: 2/5 stelline

 

Questi sono stati i titoli che mi hanno tenuto compagnia in questo sesto mese del 2020.
E i vostri… quali sono stati?