La conclusione de “La donna in bianco” di Wilkie Collins, avvenuta questa notte, mi consente – finalmente – di cominciare a dedicarmi ad una rubrica che prenderà vita sul blog a cadenza indeterminata. Protagonista assoluto di questo #LeggendoClarissa sarà il romanzo più lungo della letteratura inglese: per l’appunto, “Clarissa” di Samuel Richardson.

“Clarissa” (in lingua originale “Clarissa, or, the History of a Young Lady”) è un romanzo epistolare di Samuel Richardson, pubblicato nel 1748, che racconta la tragica storia di un’eroina la cui ricerca della virtù è continuamente contrastata dalla famiglia. Come accennato, si tratta di un lunghissimo romanzo che arriva a sfiorare le tremila pagine. L’unica edizione in lingua italiana è quella data alle stampe da Frassinelli nel lontano 1996 – in tre splendidi volumi racchiusi in un cofanetto – nella collana “I Classici Classici“, all’epoca curata da Aldo Busi.

Mi sembra superfluo sottolineare che l’edizione italiana è ovviamente fuori catalogo e quasi impossibile da trovare, se non in seguito a ricerche costanti e a incroci astrali fortunati. Personalmente, stavo cercando la mia copia da circa cinque anni suddividendo le mie speranze tra negozi dell’usato, annunci su eBay, vecchie librerie, gruppi di aNobii, etc…, quando, d’improvviso, una sera di qualche mese fa, mi capitò sott’occhio un annuncio pubblicato su eBay, nel quale si metteva all’asta questo cofanetto. Nel giro di una settimana, me lo stavo coccolando teneramente, annusandone il profumo e accarezzando quelle pagine tanto ambite.

Nei miei lunghi anni di ricerca fisica di questi tre volumi, mi sono reso conto che il web è per lo più povero di notizie, recensioni, commenti, citazioni, interpretazioni di questo romanzo caposaldo della letteratura inglese (non dimentichiamo che la stessa Jane Austen aveva letto “Clarissa”, prendendo il genere epistolare a modello per le sue prime composizioni – lo stesso “Ragione e sentimento”, nella sua prima versione dal titolo “Elinor & Marianne” possedeva forma epistolare); ho quindi pensato che avrei cominciato la lettura di questo masterpiece di Richardson con la dovuta calma e con il desiderio di condividere man mano il mio cammino nel mondo di “Clarissa” assieme a voi. Da qui l’idea della rubrica #LeggendoClarissa: una sorta di commento a puntate, per presentarvi la storia di un’eroina sepolta e dimenticata, dalle cui vicende mi aspetto molto.

Ci vorrà tempo – molto, molto tempo -, visti i miei lenti tempi di lettura, gli impegni e l’alternanza delle letture che si vedrà necessaria nell’affrontare una simile impresa, ma credo che sarà un’esplorazione divertente, stimolante e curiosa. Siete pronti a viaggiare insieme a me, Clarissa e Samuel Richardson?