Il 25 gennaio 1882 nasceva, a Londra, Adeline Virginia Woolf, scrittrice dotata e tormentata, la cui Opera è diventata manifesto del femminismo e nella cui produzione possiamo trovare più che singoli accenni a tecniche di scrittura innovative e caratterizzanti (una su tutte, il celeberrimo stream of consciusness).

Sin dai tempi del Liceo, quella di Virginia Woolf è sempre stata per me una figura carica di fascino; c’è sempre stata una commistione di attrattiva e – insieme – di timore reverenziale nei riguardi delle sue opere, sia letterarie sia saggistiche. Credo sia stata una donna dotata di uno spessore singolare, di un’intelligenza profonda e, al contempo, di una sensibile debolezza la quale – come molti sanno – ha fatto sì che le sue ombre interiori avessero comunque la meglio, alla fine.

Il suo suicidio, avvenuto in un momento della sue esistenza nel quale le voci nella sua testa erano tornate e le impedivano di rasserenare i suoi giorni, porta con sé qualcosa di magnificente e memorabile; la lettera scarabocchiata con sincero sentimento al marito – Leonard – poco prima di colmare le sue tasche dei sassi che l’avrebbero condotta definitivamente verso il fondo, mi ha sempre commosso in modo unico.

Perché non celebrare la sua nascita con qualche piccolo consiglio letterario? Ecco, quindi, i miei 5 titoli:

1. “Oggetti solidi” – Virginia Woolf è stata una scrittrice a tutto tondo e ha spaziato, nella sua produttiva attività letteraria tra i romanzi, i saggi e, per l’appunto, i racconti. Vi sono, in commercio, moltissime edizioni che raccolgono la produzione breve della scrittrice. Mi sento di consigliarvi “Oggetti solidi”, l’edizione di Racconti edizioni, piccolo editore specializzato in questa tipologia di produzione.

2. “Diario di una scrittrice” – si tratta di una selezione tratta dai diari della scrittrice, redatta dal marito a seguito della di lei morte, incentrata su tutto ciò che riguarda lo scrivere e la sua attività di romanziera e critica letteraria. Testo affascinante e ricco di sfaccettature che ci permette di immaginare Virginia Woolf nella sua quotidiana «mezz’ora dopo il tè» che dedicava al diario. Bellissime, a mio avviso, le riflessioni dedicate allo scorrere della sua scritture e quelle relative all’avanzare delle sue letture – nelle quali si scorge l’eco della sua passione per la critica letteraria.

3. “Virginia Woolf e i suoi contemporanei” – una delle ultime pubblicazioni della casa editrice Il Saggiatore questo testo può essere descritto come una sorta di collage della vita dell’autrice, la quale ci viene raccontata e presentata per mezzo degli occhi, delle testimonianze e dei colori di uomini e donne che hanno vissuto a stretto contatto con Virginia Woolf durante la sua esistenza terrena. Pagine cariche di memoria e di letteratura in un’edizione, a mio avviso, estremamente pregevole, nella quale troviamo inserti fotografici davvero preziosi.

4. “Lettere in morte di Virginia Woolf” – possiedo un’edizione fuori catalogo edita La Tartaruga di questo testo (ancora facilmente recuperabile all’usato!) che raccoglie più di duecento lettere scritte da amici, parenti, colleghi – scrittori e intellettuali – della scrittrice subito dopo il suo ultimo gesto. Una raccolta che ci consente, ancora una volta, di “andare al di là” dei consueti romanzi per imparare a conoscere l’autrice anche da punti di vista meno distanti e più “umani”.

5. “Gita al faro” – ho lasciato appositamente per ultimo il mio personalissimo “consiglio romanzesco” relativo a Virginia Woolf. Quando mi viene chiesto quale sia un romanzo di Woolf che consiglierei, non ho mai dubbi: Gita al faro mi ha cambiato la vita, mi ha donato una prospettiva inedita sulla letteratura, emozionandomi tantissimo. Presi la mia copia nel 2011, mentre mi trovavo in vacanza a Piombino; fu un’estate difficile per me. Ma riesco a ricordarla con affetto grazie a questo romanzo grandioso e potente.

Ho pensato di proporvi, per questa celebrazione, alcuni titoli – forse – meno noti dell’autrice. Spero di aver fatto cosa gradita. Conoscete – o avete già letto – qualcuno di questi libri? Cosa pensate di Virginia Woolf?