La morte della Letteratura è il racconto che chiude l’antologia Istantanee ed è anche l’ultimo testo che ho cronologicamente scritto per completare il quadro di questo album letterario in bianco e nero. Si tratta di un testo nel quale è la Letteratura in prima persona a parlare, una sorta di monologo d’inchiostro nel quale la penna prende parola, stendendo una sorta di testamento.

Nel booktrailer di Istantanee, questo racconto è personificato da Fabio che passa le proprie dita sulle corde espressive di un’arpa celtica; il suo colore è l’arancione.

La citazione che lo rappresenta è: Cadono gocce di ruggine sulle lettere che compongono il mio passato.