Intervista a Matteo Zanini, autore de “Istantanee – dieci racconti per sognatori diurni”

Istantanee

Matteo Zanini nasce a Bergamo il 17 marzo 1990, sotto il segno dei Pesci. Col tempo, sboccia in lui la passione per la letteratura e la scrittura, che ha cominciato a coltivare con la partecipazione a concorsi letterari nazionali. Ha pubblicato “La notte delle fate”, “Irraggiungibile”, “Catherine” e “Istantanee”. Il suo percorso di carta e inchiostro prosegue, tra sperimentazione e interiorità.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Istantanee – dieci racconti per sognatori diurni è un’antologia di racconti brevi e lunghi, edita da ABEditore e recentemente presentata al Salone Internazionale del Libro di Torino. Si tratta di un puzzle di parole, di una catena d’inchiostro che unisce dieci differenti frammenti, dieci storie che – seppur non direttamente correlate – intendono presentare mutevoli sfaccettature del reale.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Ho sempre amato le storie; amavo ascoltarle e raccontarle. Sin da piccolo ho cercato una via per dare una forma concreta al mio bisogno di comunicazione artistica: al Liceo ho capito che la scrittura poteva essere la mia strada. E’ stato l’amore per la letteratura classica inglese a spingermi a un certo tipo di gusto letterario, che cerco di riportare – attualizzandolo – nei miei scritti.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

“Istantanee” contiene dieci racconti che ho scritto tra il 2014 e il 2017, un periodo della mia vita di grande transizione e mutamento. Sono testi che portano insiti in loro tutti questi cambiamenti (dal luogo in cui sono stati scritti alla mia condizione di vita personale) e, in qualche modo, mi hanno accompagnato durante questa manciata di anni nei quali la vita si è, di colpo, capovolta.

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

C’è un’autrice su tutti che sempre tengo in considerazione, come modello letterario. Chi mi conosce sa che sto parlando di Jane Austen. Amo tutto ciò che ha scritto, profondamente. Grazie a lei ho trovato anche il mio motto, racchiuso nell’hashtag #viveredellapropriapenna, che mi accompagna da anni. Di conseguenza, se si parla di testi scritti… vorrei aver scritto “Persuasione”!

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

La colonna sonora di “Istantanee” esiste. E’ stata composta appositamente per l’antologia e fa da sottofondo al booktrailer che potete trovare su Youtube e sui miei canali social. Si tratta di un brano di un minuto e mezzo – circa – strumentale, molto suggestivo, composto da Silvio Fantozzi, arrangiatore e direttore d’orchestra che mi ha regalato questa splendida suggestione di note.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Ho un sogno: trasformare i miei punti di domanda in punti esclamativi. Scrivo per trovare il mio posto nel mondo.