Le cose ufficiali mi sanno di menzogna.

Generazioni distanti, esperienze di vita scarsamente assimilabili, indoli opposte, un uomo anziano e un giovanissimo protagonista: possono questi elementi così apparentemente inconciliabili entrare a far parte dell’universo di un solo romanzo – e, forse, di una sola vita? Se lo scritto in questione è Ma perché non te ne vai? di Christian Coduto (ed. Milena edizioni), allora la risposta non può che essere affermativa.

Sebastiano ha appena concluso gli studi secondari: l’ultima estate incosciente e appassionata della gioventù si apre ai suoi occhi – e a quelli dei suoi allegri coetanei, macchie di colore in eterno movimento. Ma le nubi sono pronte all’orizzonte, in agguato, in silenziosa attesa di chiamare a sé fastidiosi temporali carichi di intoppi, malumori e disillusioni. Sebastiano conosce se stesso – il sé con cui ha vissuto per la maggior parte del proprio tempo – ma non ha ancora trovato il coraggio di esprimersi completamente. Vivendo una vita a metà strada tra la ricerca di un’autoaffermazione, di caparbia autonomia, di fresca ribellione e il timore del giudizio altrui, il costante cedimento dinnanzi a maschere sociali, l’inconsapevole paura di non potersi più nascondere, il nostro giovane protagonista si trova a fronteggiare un’esigenza che molti di noi, alla sua stessa età, hanno incontrato: la necessità di indipendenza economica.

Che generazione triste, la vostra. Avete bisogno di apparecchiature elettroniche per salutarvi, anziché affacciarvi al balcone e chiacchierare per ore. Non vi raccontate le vostre emozioni davanti a un caffè, ma preferite nascondervi dietro a uno schermo. Assumete sembianze che non sono le vostre, nell’illusione che questo giochetto non venga mai scoperto.

Sarà a questo punto che Sebastiano incontrerà Francesco – piombando direttamente e inequivocabilmente nel cuore della sua solitudine, nel centro delle sue giornate di meritata pensione e riposo. Assunto come intrattenitore del savio Francesco, il giovane si scontrerà per la prima volta con le esigenze dei compromessi, non abbandonando – però – del tutto l’irruente incoscienza caratteristica della sua (ancora) immatura fascia d’età. Nell’anziano uomo, nel confronto costante (spesso trasformato in uno scontro aperto – quasi tra pari), Sebastiano riuscirà – volente o nolente! – ad aprirsi del tutto, forse per la prima volta e senza sovrastrutture circa la sua identità e il suo orientamento sessuale. E sarà proprio un uomo a due generazioni di distanza da lui a sforzarsi, come mai nessun adulto aveva fatto in precedenza, di comprendere meccaniche relazionali, sconquassi sentimentali, eccessi giovanili, freni emotivi e muri familiari.

Ma stai attento: qualcuno riuscirà a creare un piccolo varco tra quei mattoni che hai faticosamente ammonticchiato nel corso di questi anni. Fa’ solo in modo che non approfitti troppo di quel tuo momento di debolezza, perché non riusciresti più a liberarti di quel dolore.

Grazie a questa imprevedibile comunione di spiriti, a questo connubio inatteso e – forse proprio per questo motivo – puro e spontaneo che Sebastiano otterrà la propria dose di maturità e, al contempo, Francesco riuscirà ad ammorbidire le pieghe della sua storia. Entrambi si concilieranno non solo col il proprio presente, ma soprattutto con un passato la cui concretezza andrà smarrendosi nelle righe di una lettera commossa e, probabilmente, negli inganni di una memoria troppo stanca, ma ancora capace di offrire l’ultima, lucida epifania.

La vita è un po’ così: ci sono rapporti che, per quanto importanti, hanno una data di scadenza. Ti rimangono dentro per sempre, ti lasciano un ricordo indimenticabile, ti aiutano a crescere, ma si esauriscono con la stessa naturalezza con cui si sono creati.

Ma perché non te ne vai? non è solo un romanzo a tematica LGBTQ+; il testo di Christian Coduto è la rappresentazione di una generazione sospesa tra il desiderio di essere e le catene delle promesse non mantenute dalla società che li ha accolti e demoralizzati, è un mantra che incita alla presa di coscienza e di posizione, all’autodeterminazione, all’orgoglio del sé; è una storia sul valore dell’amicizia, sulla sua natura mutabile, sui suoi alti e bassi; è un romanzo sulle distanze generazionali, sulle differenze insite tra gli individui, sui tentativi di conciliazione – che, a volte, si riducono a un conciliarsi con noi stessi. Ma perché non te ne vai? è una storia spontanea, delicata e – al contempo – densa, seppur nella sua scorrevolezza. Lo scambio e l’arricchimento tra ciò che è passatociò che sarà, lo scioglimento delle barriere (anche se lieve, anche se – forse – non completo) e la maturazione dei caratteri che avviene per mezzo di smussamenti, cadute e perdono lo rendono una lettura consigliata.

Che follia la gente: si indigna per un bacio tra due uomini, come se tutti i problemi dell’universo potessero essere ricondotti all’amore.

 

Dati tecnici:

Titolo: Ma perché non te ne vai?
Autore: Christian Coduto
Editore: Milena Edizioni
Collana: Rainbow. Collana LGBTQ+
Anno edizione: 2020
Pagine: 212
ISBN: 9788885459823