Buon pomeriggio lettori!
Oggi vi propongo un breve post in merito all’ultimo lavoro editoriale che porta, felicemente, la mia firma. Vi ho già parlato di Catherine in un articolo dedicato (se lo avete perso, potete leggerlo cliccando qui!), ma la grande novità è che finalmente è disponibile anche l’edizione cartacea di questa storia.

Su Amazon, infatti, potrete scegliere se acquistare la versione digitale in eBook oppure l’edizione cartacea da sfogliare e accarezzare. A ciascuno il proprio gusto, insomma. Cosa desiderare di meglio?

Scherzi a parte, Catherine sta smuovendo qualche lettore e stanno arrivando le prime, bellissime recensioni. Questo non può che rendermi entusiasta del lavoro svolto insieme alla Literary Romance; un lavoro fatto di competenza e passione, che sta – pian piano – dando dei piccoli frutti. La cosa più bella sta proprio nell’emozionare il lettore, nel fargli vivere un’esperienza “altra”, che si distacchi dalla logorante quotidianità. Se, nel mio piccolo, sono riuscito a farlo attraverso la storia di Catherine Olson, ebbene, non posso che commuovermi sorridendo.

Per arricchire questo post prettamente informativo, però, ho deciso di lasciarvi con il testo che fa da Prefazione al romanzo, scritto dalla professoressa Flaminia Nicora, docente dell’Università degli Studi di Bergamo – dove mi sono laureato anni fa. Un piccolo pensiero per tutti coloro che mi stanno dando forza, energia positiva e affetto. Grazie!

PREFAZIONE
di Flaminia Nicora

Dopo un esordio dedicato alla scrittura di fiabe che ha portato alla pubblicazione de La notte delle Fate – una raccolta di racconti organizzati all’interno di una cornice narrativa che vede dieci Fate Narratrici intrattenere per una notte il popolo fatato, accompagnate dalle melodiose Fate Musiciste – Matteo Zanini si è voluto dedicare a “una trama più articolata, […] una voce che durasse di più nel tempo”, come lui stesso dice presentandosi nel suo blog. La passione di Zanini per la letteratura dell’Ottocento si è quindi tradotta in ambito creativo nella scrittura di romanzi ispirati alla produzione inglese che ha visto in Jane Austen l’esponente di maggiore spicco. Catherine è la prova più recente della sua passione austeniana, ma il nostro giovane autore non è nuovo a cimentarsi con romanzi ambientati nell’Inghilterra Regency e Vittoriana. Ne è un esempio Irraggiungibile, il diario di Rosie Kate Wells, fanciulla inglese in cerca dell’amore (quello ‘vero’) appena trasferitasi da Londra, insieme ai genitori e ai fratelli George e Laura, nella verde Ilkley. In entrambi i romanzi si intravvedono in filigrana le letture preferite dell’autore: Jane Austen, le sorelle Brontë, Ann Radcliffe, Elizabeth Gaskell.

Il romanzo Catherine è ambientato nella campagna inglese a cavallo tra la fine del diciottesimo e l’inizio del diciannovesimo secolo e vede come protagonista una giovane donna, alle prese con la propria ricerca di libertà e con il proprio apprendistato sentimentale. La trama è piacevole e, come si conviene a questa tipologia di romanzi, ovviamente a lieto fine. Desiderosa di allontanarsi da una madre decisamente egoista e poco amorevole nei confronti delle proprie figliole, la giovanissima Catherine è pronta a cedere alle lusinghe di un giovane rubacuori che le fa balenare la possibilità di una vita romantica. Attraverso qualche traversia, l’eroina imparerà a distinguere tra giovanotti piacevoli, ma dalle intenzioni poco oneste, e uomini apparentemente meno affascinanti, ma moralmente più solidi e in grado di assicurare una vita matrimoniale adeguata sia sotto il profilo delle relazioni che dal punto di vista economico. Zanini aspira quindi a tracciare un percorso di formazione della protagonista, costretta dagli eventi a riflettere da un lato sulle qualità individuali che caratterizzano le persone che incontra, dall’altro, soprattutto, sulla sua capacità di discernere e di vedere al di là della superficie. Catherine impara a spese sue a vedere al di là delle semplici apparenze, senza sacrificare le sue aspirazioni a percorrere il mondo dei sentimenti.

Non si tratta di una fanfiction austeniana nel senso stretto del termine – ovvero di un sequel o prequel che espande la trama di un romanzo canonico, lo arricchisce di nuovi personaggi o va a delineare le vicende di quelli lasciati più in ombra nell’originale. La rete offre diverse decine di questi lavori che adattano, variano, riscrivono l’amata musa austeniana, ma non è questo il caso. Infatti, Zanini aspira a popolare l’Inghilterra con i suoi personaggi e le sue storie, non disdegnando qualche atmosfera più gotica, soprattutto per animare la trama. Ben lontano dalla satira di Northanger Abbey, il romanzo vuole essere una commedia romantica. È la prosa di Catherine, il ritmo delle frasi, la narrazione intercalata dalle osservazioni talvolta ironiche del narratore, a restituire l’eco più riuscita della scrittura dei romanzi di Austen. Catherine intrattiene il lettore trasportandolo nel mondo aristocratico dell’Inghilterra Regency, un mondo abbastanza lontano e desueto da permettere a chiunque di sognare l’amore, almeno per il tempo della lettura, proprio come la sua eroina.