Buon sabato, lettori!
Questo pomeriggio vi porto un post leggero e spensierato: un particolarissimo booktag ideato dalla redazione di InkBooks per attendere la fine de 2019 e dare il via al nuovo anno (anche al nuovo anno di letture, si intende!).

Si tratta di #InkbooksFinalCountdown, un booktag composto da otto domande alle quali si deve rispondere tenendo conto delle letture degli ultimi dodici mesi. Partita come iniziativa di Instagram, ho pensato di portare il format anche sul blog. Invito tutti a prendervi parte… scopriamo insieme le domande; noi di InkBooks siamo curiosi di conoscere anche le vostre risposte!

1. “La quantità” (ovvero il numero di libri letti nel 2019)
Alla data odierna ho concluso la lettura di 54 romanzi. Sto leggendo il romanzo n. 55 di quest’anno e mi auguro di riuscire a concluderlo entro il termine del mese.

2. “La grande bellezza” (ovvero il miglior libro letto durante l’anno)
Il podio per il romanzo più bello di questo 2019 – come sa chi ha già letto la mia TOP5 del 2019 – se lo giocano Emma di Jane Austen e Via dalla pazza folla di Thomas Hardy, due romanzi davvero splendidi.

3. “La grande bruttezza” (ovvero il libro più brutto del 2019)
Per quanto riguarda il romanzo più brutto di questi ultimi dodici mesi potrei fare un elenco a parte, ma il gradino più basso lo occupa Phobie, romanzo d’esordio (e ultimo che leggerò dell’autore) di Daniele Cattaneo.

4. “L’incompreso” (ovvero il libro letto e non capito appieno)
Se c’è un romanzo che proprio non sono riuscito a capire in questo 2019 è stato L’incubo di Hill House di Shirley Jackson. Non riesco a comprendere cosa l’autrice voglia comunicare coi suoi testi, cosa riescano a trovarci di così favoloso i lettori o la critica, quale trucchetto abbia utilizzato per conquistare la credibilità che la fa apparire come una delle esponenti della narrativa gotica contemporanea.

5. “L’infinito” (ovvero il libro interrotto)
In questo 2019 ho interrotto la lettura di un solo, unico libro, ovvero Il manuale della felicità di Raffaele Morelli, che ho considerato un vero insulto. Di certi volumi dovrebbe essere proibita la stampa, l’esistenza.

6. “Il regalato” (ovvero il libro che ho donato a qualcuno nel 2019)
Ho regalato diversi libri – come accade ogni anno – ma mi fa piacere citare Gita al faro di Virginia Woolf e Tutta colpa di Jack di Mara Munerati (un classico e un contemporaneo).

7. “Il resto” (ovvero il libro che avrei dovuto leggere nel 2019 e mi porterò nel 2020)
Il romanzo che avrei voluto leggere in questo 2019, ma che non sono riuscito a leggere, e che leggerò sicuramente nel 2020 è senza dubbio alcuno Shirley di Charlotte Brontë, l’ultimo romanzo compiuto dell’autrice che ancora non ho affrontato.

8. “Lo splendido splendente” (ovvero il libro che sorprendentemente mi è molto piaciuto)
Il romanzo che è stato capace di sorprendermi in questo 2019 è stato sicuramente Dieci piccoli indiani, di cui ho parlato in moltissime occasioni e che, come già ho fatto, consiglio a tutti.

Come sempre… aspetto le vostre risposte.
Come si comporrà il vostro #InkBooksFinalCountdown?