Buongiorno a tutti lettori! Quest’oggi ho deciso di portare sul blog il mio primo book tag. Chi mi conosce sa quanto mi piacciano i resoconti di fine anno: riescono a darmi un’idea dell’andamento dei dodici mesi appena trascorsi. Quando mi sono imbattuto in questo Midyear Book Tag (sul canale Youtube di Ilenia Zodiaco – trovate il video a questo link), ho pensato che fosse un ottimo modo per iniziare un bilancio di questo 2019 libresco. Alla data odierna ho terminato di leggere 25 libri, per un totale di circa 4300 pagine.

Siete pronti? Ecco il mio MIDYEAR BOOK TAG 2019!

1. Il libro più bello letto, fino a ora, nel 2019.

Ho pensato parecchio alla risposta, ma credo che – tra tutti i romanzi che mi sono piaciuti in questa prima parte dell’anno – il primo posto sul podio vada al capolavoro di Agatha ChristieDieci piccoli indiani, un libro che è riuscito non solo a conquistarmi completamente, ma a entrare appieno nella mia personalissima lista di “libri della vita”. Ogni volta che ripenso a queste pagine non posso fare a meno di stupirmi. Se volete leggere il mio pensiero “a caldo” su Dieci piccoli indiani, lo trovate cliccando qui.

 

 

2. La nuova uscita editoriale, che ancora non hai letto, ma che vorresti recuperare al più presto.

Non ho dubbi, neanche uno. L’uscita editoriale che mi piacerebbe recuperare al più presto è La divina, il nuovo romanzo di Isabella Santacroce, edito per conto della casa editrice della scrittrice – la Desdemona Undicesima Edizioni. La Santacroce, a questo giro, ha deciso di rinunciare al circuito editoriale classico, autoproducendosi il nuovo romanzo. Sto risparmiando per raggiungere la modica cifra di cinquanta euro richiesti dall’autrice per il suo libro, per poi acquistarlo sul suo store on-line. Mi aspetto, come sempre, grande meraviglia dalla sua penna.

 

 

3. Il libro più atteso della seconda metà del 2019.

Anche in questo caso la risposta, per quanto mi riguarda, è semplicissima. L’uscita editoriale della seconda metà del 2019 che sto attendendo con estrema ansia è la ristampa di Casa di foglie, romanzo particolarissimo e introvabile da anni sorto dalla penna e dalla mente di Mark Z. Danielewski. Se non avete idea della sua natura, cercate qualche immagine su Google e… innamoratevene (oppure cliccate qui per leggere un articolo di presentazione molto ben scritto). Dopo anni di rumors, ecco che – finalmente – la 66thand2nd edizioni donerà una nuova vita a questa storia che bramo moltissimo.

 

4. Il miglior seguito (di una saga letteraria) letto nel 2019.

Potevo non citare la Saga di Anne alla quale mi sono appassionato durante gli scorsi mesi? Ovviamente no. Di certo, il miglior seguito letto in questi primi mesi del 2019 è Anne di Avonlea di Lucy Maud Montgomery, nella versione tradotta e commentata da Enrico De Luca, edita Lettere Animate. Se mi seguite sapete già che questa storia mi sta veramente appassionando, ma se ancora non ne sapete nulla, vi lascio le mie recensioni al primo volume (Anne di Tetti Verdi) e al secondo volume (per l’appunto, Anne di Avolnea).

 

 

5. La più grande delusione letteraria di questi primi mesi del 2019.

Follia ho dato un 6 su 10, ma questo romanzo così decantato e incensato dai più, opera di Patrick Mc Grath, mi ha letteralmente deluso. Avevo delle aspettative davvero elevate su queste pagine e mi aspettavo di vivere una storia capace di intrigarmi, sorprendermi e lasciarmi a bocca aperta; qualcosa che affrontasse realmente la tematica della follia e ne sviscerasse cause e conseguenza. Al contrario, come ho già scritto nelle recensione che vi lascio qui, le pagine di questo romanzo mi hanno fatto, soprattutto, arrabbiare. Ho letto romanzi obiettivamente più brutti in questi mesi, ma Follia è sicuramente quello che mi ha deluso più di tutti.

 

6. La più grande sorpresa letteraria di questi primi mesi del 2019.

La sorpresa più grande è il romanzo di un autore emergente: Diablo di Paolo Capponi (ed. Clown Bianco). Trattasi di un libro a tematica LGBT che mi ha veramente conquistato, spingendomi a terminarne la lettura in soli due giorni. Quello in cui l’autore ci fa immergere è un mondo di ombre e segreti, di perversioni e giochi di potere neanche troppo distanti dalla realtà. La sfera della sessualità vissuta nella sua sfaccettatura più viscerale, animale e primitiva; la necessità di rompere ogni schema, finendo – tuttavia – col chiudersi all’interno di una gabbia in rosso e nero; l’eccesso e l’abuso. Se volete leggerne la mia recensione su Inkbooks, cliccate qui.

 

7. Un autore scoperto nel 2019.

Cito di nuovo un’autrice di cui ho già parlato in questo Midyear Book Tag: Lucy Maud Montgomery è sicuramente la mia scoperta letteraria del 2019. Non avevo mai letto nulla di suo, ma è entrata – con i due romanzi letti in questi mesi – di diritto tra alcune delle mie autrici del cuore, non c’è che dire. Ora attendo le Cronache di Avonlea!

 

 

 

8. Il personaggio di cui ti sei innamorato nel 2019, ovvero la tua nuova crush letteraria.

Devo ammettere che, per il momento, nessun personaggio conosciuto in questi mesi del 2019 è riuscito a farmi innamorare. Confido nella prossima metà dell’anno!

9. Il personaggio a te più affine di questi primi mesi del 2019.

Anche in questo caso, come per la domanda 7, cito un libro già nominato in questo tag. La signorina Brent di Dieci piccoli indiani è un personaggio con il quale ho, da subito, sentito un’affinità particolare. Come si può, d’altronde, resistere a una zitella bacchettona molto british? L’ho adorata immediatamente.

 

 

 

 

10. Un libro che ti ha fatto piangere.

Questa raccolta di racconti non mi è piaciuta affatto, ma il testo d’apertura – che dà anche il titolo all’intera antologia – Ana nel campo dei morti, per l’appunto, mi ha emozionato e scosso a tal punto che, nella parte finale, alcune lacrime hanno bagnato le mie guance. Il resto della raccolta (a parte un unico caso isolato) è davvero superflua, ma quelle lacrime oneste le porterò sempre nel cuore, insieme alla coda scodinzolante di uno dei protagonisti di quelle righe.

 

 

 

11. Un libro che ti ha fatto ridere

Si tratta della mia attuale “currently reading” (nel duetto di lettura con Roberta di Inkbooks!), ma sento di dover inserire La fiera delle vanità di William Makepeace Thackeray all’interno di questo Midyear Book Tag, poiché alcune di queste pagine, affermazioni, frammenti di dialoghi stanno rappresentando delle vere e proprio chicche divertenti. L’ironia con cui l’autore descrive la sua società (sebbene talvolta si faccia fatica a distinguere la sua società dalla nostra!) mi ha strappato diverse risatine – lo confesso.

 

 

 

 

12. L’adattamento cinematografico più bello tratto da un libro che hai letto in questi primi mesi del 2019.

Anche a questa domanda, purtroppo, mi vedo costretto a lasciare il mio giudizio sospeso, perché non ho ancora visto film tratti da libri o racconti letti negli ultimi mesi.

13. La recensione preferita che hai scritto quest’anno.

Ce ne sono diverse, lo ammetto, ma per citare un titolo non ancora elencato in questo Midyear Book Tag, propongo la recensione a un romanzo nordico edito Iperborea che ho amato immensamente: L’ora di Agathe di Anne Cathrine Bomann. Potete trovare la mia recensione sia sul blog sia su Inkbooks.

 

 

 

 

 

 

14. Il libro più bello (esteticamente parlando) acquistato quest’anno.

Trattasi di un regalo acquistato per il compleanno di una mia carissima amica, Il giro del mondo in 80 alberi (edito L’Ippocampo) è senza dubbio il libro esteticamente più bello che ho acquistato negli ultimi sei mesi. Le illustrazioni pregevolissime, l’attenzione editoriale, la cura di ogni dettaglio e l’intenzione divulgativa e culturale – oltre che artistica – che ha generato questo progetto merita tutti i miei plausi infiniti! Peccato solo che io non lo abbia sugli scaffali (ma so che è in ottime mani!).

 

 

 

15. I libri che hai intenzione di leggere nei prossimi sei mesi.

A fine 2018 avevo steso una lista di buoni propositi letterari per l’anno nuovo (eccola qui, se volete recuperarla!); devo dirmi abbastanza soddisfatto, visto che ho completato quasi la metà delle “challenge” che mi sono proposto di affrontare. Ma ci sono ancora delle caselline da colmare… e, quindi, nei prossimi mesi vorrei leggere: Emma di Jane Austen (per la mia annuale ri-lettura austeniana), Shirley di Charlotte Brontë, un romanzo di Thomas Hardy e uno di George Eliot (sebbene temo che, per quest’ultima autrice, rimanderò al prossimo anno). Questo, per quanto concerne la mia personale sfida. Mi piacerebbe, tra i vari titoli, leggere anche quest’anno qualcosa di Elizabeth Gaskell e cercare di recuperare e affrontare Le sette morti di Evelyn HardcastleIl sussurro del mondo (premio Pulitzer 2019).

Termina qui il mio Midyear Book Tag 2019! Ora sono curioso di conoscere le vostre risposte a queste quindici domande. Sbizzarritevi nei commenti!
Alla prossima.