#RagazziTraLePagine: “Enne”, di Valentina Durante – la recensione
Più egli cerca di incasellare e controllare le azioni e le abitudini, più l'incontrovertibilità dell'ipotetico che attraversa tutti i Destini umani sembra divertirsi a porlo dinnanzi alla necessità di rinunciare a queste manie superflue, improduttive e malsane. Recensione a "Enne", di Valentina Durante (Voland).
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Wrap Up Novembre 2020
Eccoci giunti al penultimo #WrapUp di questo 2020. Novembre, onestamente, è stato un mese davvero rapido... troppo rapido. Mi sono a fatica accorto di essere arrivato alla sua conclusione e, devo ammetterlo, sono ancora incredulo. E se questo 2020 ci ha dato pochissime certezze, per fortuna la certezza della compagnia dei libri è immutata: questo mese ne ho letti sei e ora ve ne parlo. Voi cosa avete letto di bello (o di brutto)?
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“La forma del silenzio”, di Stefano Corbetta – la recensione
La scrittura di Stefano Corbetta ne La forma del silenzio (ed. Ponte alle Grazie) è, insieme, emotivamente potente e incredibilmente fluida. Un romanzo prezioso, da assaporare nell’abbraccio di un silenzio che nulla ha da invidiare al vociare chiassoso del mondo che corre al di là delle pagine.
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“Julia Somerford”, di Karen Aminadra – la recensione
Un romanzo scorrevole e senza pretese, che si avvicina al lettore in punta di piedi, presentandosi come lieve compagnia per un pomeriggio di pioggia o per le prime serate autunnali. Il consiglio è di leggerlo accompagnando la lettura ad una tisana calda (o, perché no, a una tazza di cioccolata densa) e con un'essenza alla cannella che colma l'aria del suo bouquet speziato.
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“Le città di carta”, di Dominique Fortier – la recensione
Un libro intriso d’oro e di lacrime, delicato e - insieme - poderoso, fragile e carezzevole come i petali dei fiori che, sin da piccola, Emily Dickinson scelse di avere come perfetti compagni di vita e di poesia.
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Wrap Up Ottobre 2020
Bentornati lettori e… buon Halloween! Oggi il #WrapUp di fine mese si unisce a questa tetra festività – sebbene quest’anno la potremo “celebrare” in maniera certamente più contenuta: io, ad esempio, guarderò un film insieme alla mia gatta Emily, sotto …
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“Leucoidea, nel nome dell’io”, di Barbara Termine – la recensione
È sempre complesso parlare di un romanzo, quando è il romanzo stesso ad aver già detto tutto, quando sono state le emozioni a consentire uno scambio bilaterale tra la carta e il cuore.
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“Kilmeny del frutteto”, di Lucy Maud Montgomery – la recensione
La trama di Kilmeny del frutteto è lineare e piuttosto semplice: la protagonista è una giovane fanciulla muta, il cui unico mezzo espressivo - oltre alla grafia - sembra essere il suo strumento musicale: un violino attraverso le cui corde Kilmeny riesce a manifestare i propri stati d'animo, le sillabe che la vita le ha negato, l'alienazione salvifica dentro cui, spesso, è costretta a ripararsi.
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Wrap Up Settembre 2020
Ciao lettori! Ogni mese che passa mi dimostra sempre più il modo in cui il tempo mi sta scivolando sotto i piedi, le giornate e le lancette. Non mi sono nemmeno reso conto di averlo vissuto – questo settembre 2020. …
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“Molto rumore per Peter”, di Jean Webster – la recensione
Tra le pagine di Molto rumore per Peter non si trovano grandi eventi, riflessioni profonde o colpi di scena che lasciano col fiato sospeso: quello che è possibile riscontrare, al contrario, è la purezza della quotidianità, il carezzevole susseguirsi di eventi tanto semplici quanto - spesso - trascurabili; e l'importanza del romanzo, il segreto del Peter di Jean Webster, a mio avviso, risiede proprio in questo.
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